La Guardia di Finanza ha svolto un’operazione a sorpresa in Brianza, scoprendo numerose attività che operavano in nero. Sono stati individuati ben ventuno lavoratori in nero, di cui due clandestini, provenienti da diverse nazionalità. Tra le attività controllate, ci sono un rinomato ristorante sushi del capoluogo, un salone di bellezza monzese, un’officina di Lissone, un distributore di carburante a Vimercate, un locale notturno di Cornate d’Adda, una pizzeria di Bernareggio, una panetteria di Cesano Maderno, una pizzeria di Nova Milanese, un ristorante di Bovisio Masciago e una pizzeria d’asporto di Ceriano Laghetto. Le sanzioni emesse variano da 1.800 ad oltre 78.000 euro, mentre per quattro esercizi commerciali è stata richiesta la sospensione dell’attività imprenditoriale. Inoltre, sono stati verbalizzati dieci datori di lavoro per mancata comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro, di cui uno anche per mancata effettuazione di ritenute fiscali.

Tra i lavoratori in nero scoperti, ci sono anche un dipendente albanese ed un autista peruviano privi dei documenti validi per il soggiorno sul territorio italiano, che sono stati accompagnati in Questura per l’esecuzione del provvedimento di espulsione. I rispettivi datori di lavoro sono stati denunciati alla Procura di Monza per sfruttamento dell’immigrazione clandestina. Inoltre, è stato individuato un ulteriore clandestino, di origini egiziane, che non aveva eseguito l’ordine di lasciare il territorio nazionale disposto dal Questore di Monza e della Brianza nel settembre 2019.

I controlli hanno riguardato anche i mercati settimanali di paese o rionali e le fiere, dove sono stati multati oltre 80 commercianti per mancata o non tempestiva trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi di vendita, oppure per omessa verifica periodica biennale del registratore telematico. L’operazione della Guardia di Finanza ha quindi portato alla luce numerose attività che operavano in nero, mettendo in evidenza l’importanza dei controlli per contrastare il sommerso e garantire il rispetto delle leggi in materia di lavoro e fisco.

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