Il recente movimento franoso di Fiumelatte ha causato non poche preoccupazioni per la viabilità della zona. Durante gli incontri tra le autorità competenti sono stati discussi gli esiti del sopralluogo tecnico sul sito della frana, che ha evidenziato la presenza di ingenti quantità di detriti e massi di grossa dimensione. È stata quindi sostenuta la necessità di definire gli interventi necessari secondo un ordine di priorità per la messa in sicurezza del sito.
Nel frattempo, è stato previsto un meccanismo di trasporto alternativo per aggirare il blocco provocato dalla frana, ma ci sono state delle perplessità tra i pendolari e rappresentanti istituzionali, che chiedono l’istituzione di più navette e bus.
La situazione della viabilità ordinaria è altrettanto critica, in quanto l’interruzione della SP 72 ha reso la Statale 36 l’unica alternativa, ma anche questa presenta volumi di traffico che la rendono ad essa paragonabile. Per fronteggiare eventuali criticità del flusso veicolare sulla SS 36, è stato approvato un documento di viabilità alternativa che considera scenari critici dovuti anche alla chiusura della SS 36 nei tratti Lecco Bellano, Bellano-Colico, Dervio-Colico e Piona-Colico.
Nel caso di interruzione prolungata, è stato ipotizzato un percorso alternativo alla SP72 con una deviazione da Lecco verso la Valsassina imboccando la SS36 Dir, poi la SP62 e infine la SS754 fino a raggiungere lo svincolo di immissione di Bellano dove si riprende la SS36 con un allungamento sul percorso di circa 6 km. Per i mezzi superiori a 3.5 t., è necessaria l’effettuazione di una ulteriore deviazione nel comune di Cortenova verso la SP65 in direzione Esino Lario – SS753 e successivamente sulla SS754 per poi imboccare la SS36 nord dallo svincolo di Bellano.
Considerate le caratteristiche morfologiche ed infrastrutturali della SS754 e della SP62 in caso di attuazione prolungata della questa deviazione, è stato ritenuto opportuno valutare nel tratto compreso tra Bellano e Taceno e viceversa la realizzazione di un senso unico in base alle esigenze di deflusso del traffico veicolare.
Sono stati previsti presidi fissi con il coinvolgimento delle Polizie Locali dei Comuni interessati dagli svincoli più nevralgici ed è stata posta particolare attenzione, con il coinvolgimento di ANAS, all’informazione per gli utenti a mezzo di pannelli a messaggio variabile e segnaletica stradale. Si auspica che l’attuata sinergia tra le diverse componenti del sistema multilivello di Protezione Civile possa contribuire alla sicurezza viabilistica anche nel contesto di un grave evento franoso come quello di Fiumelatte.