Arrestato per violazione del divieto di avvicinamento ai familiari, un cittadino di 47 anni con precedenti di polizia a carico. I Carabinieri della Stazione di Crema hanno agito dopo che gli stessi avevano notificato allo straniero l’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla moglie e ai figli, alla loro abitazione, al luogo di lavoro della donna e ai luoghi comunque frequentati anche dai figli. La disposizione era la conseguenza della denuncia della donna nei confronti dell’ex coniuge che la seguiva nei suoi spostamenti, si appostava presso casa sua e, pretendendo di vedere i figli, arrivando a minacciarla di morte.

Dopo le continue minacce, la donna ha nuovamente deferito l’uomo temendo seriamente per la propria incolumità e per quella dei figli. Inoltre, è risultato che l’uomo era spesso alterato dall’uso di bevande alcoliche e, ripetendosi i fatti di quattro anni prima, i Carabinieri di Bagnolo Cremasco avevano riportato tutto all’Autorità Giudiziaria che aveva emesso il provvedimento di tutela, imponendo al marito violento di non avvicinarsi alla moglie e ai figli per nessun motivo.

Nonostante ciò, alle 13 circa di sabato 27 maggio, la centrale operativa ha ricevuto una richiesta di intervento che indicava la presenza dell’uomo nei pressi della casa dell’ex moglie. I militari sono andati immediatamente sul posto e hanno trovato l’uomo molto agitato e con un coltello tra le mani. Lo hanno cercato nella zona e lo hanno trovato in una via, mentre proveniva proprio dal luogo in cui si trova l’abitazione della donna. L’uomo non era armato ma era ingestibile, tenuto conto che ha provato ad aggredire un passante ritenendo erroneamente che fosse l’attuale compagno dell’ex moglie e provando a scavalcare la recinzione dell’abitazione in cui abita la donna.

I Carabinieri hanno quindi verificato che l’uomo aveva violato il divieto di avvicinarsi a meno di 200 metri dalle vittime. Pertanto, lo hanno portato presso la caserma di Crema e lo hanno arrestato per quanto commesso. È stato trattenuto nelle camere di sicurezza della Compagnia di Crema fino alla tarda mattinata del 29 maggio quando l’arresto è stato convalidato e l’uomo è stato rimesso in libertà. Un episodio che dimostra l’importanza delle misure di tutela nei confronti delle donne e dei minori vittime di violenza domestica.

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