Un giovane di soli diciassette anni, residente nella provincia di Bergamo, è stato arrestato dalla Polizia con l’accusa di associazione con finalità di terrorismo, addestramento, apologia e istigazione a delinquere. Il ragazzo, cittadino italiano di origini straniere, aveva progettato un attentato incendiario nella zona in cui risiedeva con la sua famiglia e si era radicalizzato in modo veloce e violento. Era pronto ad entrare in azione, ma è stato fermato in tempo grazie all’operazione congiunta della Digos di Bergamo e Brescia e del servizio per il contrasto all’estremismo e al terrorismo esterno della direzione centrale della polizia di prevenzione.

L’arresto è avvenuto grazie ad una segnalazione giunta dall’estero, che ha portato gli investigatori a scoprire che il giovane era parte di una rete di sostenitori del Daesh presente in diversi Paesi d’Europa e d’America. Molti dei membri di questa rete erano stati arrestati nelle settimane precedenti.

Il ragazzo arrestato è stato definito un “promotore” dell’Isis e un sostenitore del terrorismo jihadista, a causa della sua forte radicalizzazione e della continua pubblicazione sui social di video di propaganda riconducibili all’Isis.

L’operazione che ha portato all’arresto di questo giovane dimostra ancora una volta l’importanza del lavoro delle forze dell’ordine nel contrastare il terrorismo e l’estremismo. Grazie alla loro azione tempestiva, è stato possibile impedire un possibile attentato e arrestare uno dei promotori del terrorismo jihadista.

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