Una tragedia ha colpito la Valle Cavallina domenica scorsa, quando un operaio di 32 anni si è inabissato nel lago d’Endine dopo aver soccorso la figlia della sua compagna. Le speranze di trovarlo vivo si sono ormai spente, ma c’è una certezza che accompagnerà la storia di Rousse Esmeralda, 12 anni, e del fratello Jhon Stiven, 15 anni: il loro papà è morto per salvare una ragazza di 17 anni che si trovava in difficoltà durante un bagno. Se definiamo eroe una persona che sacrifica la propria vita per salvare quella di un’altra, allora Orlando Gonzales Puma è un eroe, indipendentemente dal caso o meno.

Orlando Gonzales Puma, 32 anni, era arrivato regolarmente in Italia nel 2015 da Santa Cruz, in Bolivia. Aveva avuto dei problemi con la madre dei suoi figli, Fabiola, tanto che era stato affidato alla comunità Don Milani di Sorisole del Patronato San Vincenzo. Ma le cose si erano sistemate e Orlando aveva trovato una nuova compagna, riprendendo a frequentare assiduamente i suoi due figli avuti da Fabiola, originaria di Cochabamba, in Bolivia.

Le ricerche di Orlando Gonzales Puma, annegato dopo aver salvato la figlia, stanno continuando e proseguiranno fino alla serata di martedì 4 luglio, quando si terrà una riunione tra i soccorritori e le forze dell’ordine per decidere le prossime mosse. L’uomo è scomparso in acqua prima di riuscire a raggiungere il pedalò per prendere un salvagente. Dato il tempo trascorso in acqua e le ricerche finora infruttuose, è possibile che vengano sospese a partire da mercoledì.

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