Arrestato per estorsione un giocatore incensurato a Milano

La scorsa settimana a Milano si è verificato un caso di estorsione che ha portato all’arresto di un giovane giocatore incallito. La vicenda ha coinvolto un ragazzo cinese, sua madre, un amico del giocatore e un sito di gambling online, dove il banco ha perso 400mila euro con una scommessa bancaria.

Tutto è cominciato quando una donna cinese si è presentata al commissariato Sempione di Milano, preoccupata per il presunto sequestro a scopo di estorsione del suo figlio ventenne. I presunti sequestratori erano italiani e sconosciuti alle autorità, e avevano già ottenuto 200mila euro dalla donna.

Il commissariato ha quindi passato il caso alla squadra mobile, che ha analizzato le immagini delle telecamere di sorveglianza del negozio della donna. Da queste immagini è emerso che l’italiano e il suo amico avevano minacciato la donna e ottenuto un anticipo di 20mila euro come pagamento di un debito di gioco del ragazzo cinese, che ammontava a 400mila euro.

Le indagini per ritrovare il giovane cinese sono state avviate immediatamente e dopo circa due giorni è stato ritrovato. Non era stato sequestrato, ma si nascondeva a casa di amici per sfuggire ai creditori. L’estorsore aveva comunicato alla donna che sarebbe passato a luglio per ritirare un altro pagamento di 13mila euro. I poliziotti hanno quindi organizzato una trappola, consegnando alla donna delle fotocopie di denaro per simulare il pagamento.

Quando l’uomo è uscito dal negozio con i 13mila euro, i poliziotti lo hanno fermato e accusato di estorsione aggravata. La prova era nei numeri di serie delle banconote e delle fotocopie. L’estorsore era un italiano, residente nelle Marche, senza precedenti penali e giocatore incallito.

Una volta in questura, l’arrestato ha affermato che il giovane cinese avrebbe dovuto essere presente. Il ventenne gestiva un sito di scommesse online su cui il giocatore incallito puntava. Il sito comprendeva scommesse calcistiche, poker online e scommesse di vario genere. Tuttavia, a partire da febbraio il ragazzo cinese ha iniziato a perdere soldi anziché vincere e aveva accumulato un debito di 200mila euro con il giocatore.

Successivamente, il giovane cinese ha accettato una scommessa bancaria: se avesse vinto, il debito sarebbe stato azzerato, altrimenti si sarebbe raddoppiato. Purtroppo, il ragazzo ha perso anche questa scommessa e il debito di gioco è arrivato a 400mila euro. La legge considera il debito di gioco come un’obbligazione naturale, che può essere onorata solo a discrezione del debitore e non può essere richiesta attraverso minacce ai familiari del debitore.

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