Pavia, 20 luglio 2020 – Oggi si è concluso il processo di primo grado presso il Tribunale di Pavia nei confronti di un uomo di 63 anni, accusato di abusi su una bambina di 11 anni affetta da deficit psichico. L’uomo è stato condannato a 10 anni di carcere, uno in più rispetto alla richiesta dell’accusa.

L’arresto dell’uomo risale all’agosto dello scorso anno, quando i carabinieri hanno scoperto gli abusi avvenuti in un parco pubblico. Il reato di violenza sessuale è stato contestato in base a diversi elementi di prova, tra cui il suo DNA trovato sugli abiti della bambina e le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza del parco.

L’uomo era un amico di famiglia dei genitori della vittima e avrebbe commesso gli abusi quando gli veniva affidata la bambina. Tuttavia, altri frequentatori del parco avevano segnalato la situazione alle forze dell’ordine, che, acquisendo i filmati per verificare i sospetti, hanno arrestato l’uomo per evitare che gli abusi potessero continuare.

Durante il processo, l’avvocato difensore del 63enne aveva richiesto una perizia psichiatrica per il suo assistito, ma la richiesta non è stata accolta dal giudice Luigi Riganti. La Procura aveva chiesto una condanna a 9 anni, ma oggi è stata emessa una sentenza di condanna a 10 anni. Ora si attendono le motivazioni della sentenza e la possibile presentazione di un ricorso in Appello.

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