Secondo l’articolo del quotidiano, l’amministrazione comunale di Como ha deciso di vietare l’accesso al servizio di asilo nido ai bambini delle famiglie che non sono in regola con il pagamento della Tari, la tassa rifiuti. Questa nuova misura è stata comunicata attraverso delle lettere inviate alle famiglie che desideravano iscrivere i propri figli al nido, ma che sono state rifiutate a causa del mancato pagamento della tassa.
Il sindaco Alessandro Rapinese sembra avere una vera e propria determinazione nel combattere gli evasori fiscali, in particolare quelli che non pagano la Tari. Già in passato, ha annunciato che i bar e i ristoranti che non erano in regola con il pagamento della tassa non avrebbero ottenuto la concessione del suolo pubblico per posizionare tavolini e sedie. Ora, tocca alle famiglie inadempienti.
Questa decisione, sebbene possa sembrare drastica, potrebbe essere vista come un modo per incentivare il pagamento della Tari e combattere l’evasione fiscale. Il sindaco ha chiarito che è necessario che tutti i cittadini contribuiscano al pagamento delle tasse per garantire i servizi pubblici e il benessere della comunità.
Tuttavia, questa misura potrebbe avere delle conseguenze negative per le famiglie che si trovano in difficoltà economica e che già faticano a pagare le tasse. L’accesso all’asilo nido è un servizio importante per le famiglie che lavorano e hanno bisogno di assistenza per i propri figli. Rifiutare loro questa possibilità potrebbe metterle in una situazione ancora più precaria.
Inoltre, potrebbe essere utile valutare se esistono alternative per incentivare il pagamento della Tari, come ad esempio sconti o agevolazioni per le famiglie in difficoltà economica anziché negare loro un servizio essenziale come l’asilo nido.
In conclusione, la decisione dell’amministrazione comunale di Como di vietare l’accesso all’asilo nido ai bambini delle famiglie inadempienti con il pagamento della Tari è sicuramente una misura drastica per combattere l’evasione fiscale. Tuttavia, è importante valutare le conseguenze che questa decisione può avere sulle famiglie in difficoltà economica e se esistono alternative per incentivare il pagamento delle tasse.