La sicurezza stradale è una priorità fondamentale ogni giorno. Tuttavia, nella Val Cavallina, lungo la statale 42 che costeggia il lago d’Endine e prosegue verso Trescore e Seriate, si registrano troppi incidenti, anche mortali. L’ultimo avvenuto a Vigano San Martino ha coinvolto una giovane di 27 anni di Milano, che è stata sbalzata dalla sua moto dopo uno schianto con un’auto, riportando gravi traumi a una gamba e a un braccio.

Gli incidenti sono quasi all’ordine del giorno e spesso coinvolgono giovani. Ouissim aveva 31 anni, Davide 24 e Kevin 18: sono le ultime vittime avvenute lungo la statale 42 in valle. È interessante notare che questi incidenti avvengono principalmente di notte, poiché durante il giorno si viaggia a una velocità talmente ridotta che il rischio si riduce, come sottolineano i pendolari.

Oggi abbiamo avuto l’occasione di osservare la statale 42 nei suoi punti più critici, in una giornata di traffico scorrevole e con pochi mezzi pesanti. Partendo da Spinone al Lago, a pochi chilometri da Endine, dove il 17 febbraio ha perso la vita Angelo Zenoni, autotrasportatore di 55 anni di Ranzanico, finito fuori strada con il suo camion su una strada molto stretta. Lungo il percorso, si passa per Monasterolo, dove l’attesa è sempre lunga per chi deve uscire, e si arriva a Casazza, dove c’è un cantiere alla farmacia con un vigile pronto a regolare l’accesso dal parcheggio. Poi si prosegue verso Vigano, dove il limite di velocità è di 50 chilometri all’ora, e qui si ricorda Davide Mutti, il giovane meccanico di Borgo di Terzo che il 3 luglio scorso ha perso il controllo della sua moto Guzzi 600, finendo contro un’auto. Da lì in poi, la strada è protetta da guardrail per un lungo tratto, fino alla pizzeria Da Ivan, dove di recente si è verificato l’ultimo incidente.

Dopo il bivio per il paese di Vigano, c’è un punto critico al confine con Borgo di Terzo, dove il 20 marzo scorso un motociclista è rimasto gravemente ferito e il 17 dicembre 2022 Giuseppina Cortesi ha perso la vita in uno scontro frontale tra due auto.

Proseguendo verso Trescore, si arriva al tratto considerato più pericoloso, al confine tra Entratico e Trescore, in zona Fornaci. È qui che Kevin Tebaldi, un ragazzo di 18 anni di Grone, ha perso la vita la notte tra il 26 e il 27 maggio, dopo uno schianto tra la sua moto Husqvarna 125 e un’auto.

Nonostante le difficoltà, c’è la possibilità di migliorare la situazione. I pendolari del Comitato Statale 42 Val Cavallina chiedono maggiore sicurezza e l’allargamento della strada. Si potrebbe prendere spunto dall’intervento fatto a Vigano di fronte alla pizzeria Ivan, dove la banchina è stata protetta da guardrail. Questo permetterebbe un flusso più veloce per i ciclisti, che sono numerosi lungo questa strada. La sfida non è aumentare la velocità massima, ma la velocità minima. Poiché non sono previste varianti a breve termine nella valle, è necessario lavorare su questo aspetto.

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