Roberto Calderoli, Ministro per le riforme e l’autonomia, ha recentemente reso noto di essere stato destinatario di una lettera di minacce. Attraverso i social media, ha condiviso il contenuto della lettera, che riportava testualmente: “Se non smetti di attuare la politica di genocidio nei confronti del Sud, con la nostra potenza di fuoco ti uccideremo. Siamo la mafia, non ci costa niente uccidervi”. Nonostante queste minacce, Calderoli ha dichiarato di non avere paura e di proseguire nella sua lotta per l’autonomia regionale. Ha poi scherzosamente aggiunto che, una volta raggiunto il suo obiettivo, andrà in pensione e si dedicherà alla sua passione per il trattore.

In seguito a questa vicenda, il consigliere provinciale Giacomo Zobbio ha espresso parole di solidarietà nei confronti del Ministro Calderoli. Ha dichiarato di offrire il suo pieno, convinto e totale supporto di fronte a queste indegne minacce di morte. Zobbio ha sottolineato che la violenza e le intimidazioni non fermeranno il percorso verso l’autonomia e le riforme, che contribuiranno a migliorare il nostro Paese. Ha infine affermato che la forza delle idee e del buonsenso non verrà mai arrestata da tali episodi vergognosi.

La lettera di minacce ricevuta da Calderoli rappresenta un triste episodio che evidenzia come la politica possa essere oggetto di violenza e intimidazioni. È importante che le istituzioni e la società nel suo complesso condannino fermamente tali comportamenti, al fine di garantire la sicurezza e la libertà di espressione di tutti coloro che si impegnano per il bene comune. La solidarietà espressa da Zobbio è un segnale importante di unità e sostegno in un momento delicato. Speriamo che situazioni simili non si ripetano in futuro e che la politica possa essere vissuta come un’opportunità di dialogo e progresso per il nostro Paese.

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