Milano: un’altra ciclista investita e uccisa da un camion

Milano ha visto la sua quinta vittima di incidenti tra ciclisti e mezzi pesanti quest’anno. Una giovane donna di 28 anni è stata investita e uccisa da un camion in via Caldara, all’incrocio con piazza Medaglie d’Oro, martedì 29 agosto poco prima delle 10 del mattino. Nonostante l’intervento dei soccorritori del 118 e dei Vigili del Fuoco, non c’è stato nulla da fare per la giovane.

Secondo una prima ricostruzione della Polizia locale, ancora da confermare, la ciclista potrebbe essere stata tamponata dall’autocarro poco prima dell’incrocio semaforizzato. Questo esclude l’ipotesi dell’angolo cieco, presente invece nei casi precedenti. Tra le vittime di incidenti simili ci sono Veronica D’Inca, 38 anni, schiacciata da un camion all’angolo tra viale Brianza e piazzale Loreto il primo febbraio, e Cristina Scozia, 39 anni, travolta da una betoniera mentre svoltava da via Francesco Sforza in corso di Porta Vittoria il 20 aprile.

Anche Li Tianjiao, 55enne, è stata vittima di un incidente simile il 8 maggio scorso, quando è stata travolta e uccisa da un autoarticolato in via Comasina. Il più recente caso è quello di Alfina D’Amato, investita e uccisa in sella alla sua bicicletta il 21 giugno in piazza Durante.

Dopo questa serie di incidenti che coinvolgono furgoni e tir, il Comune di Milano ha deciso di introdurre, a partire dal 1 ottobre, l’obbligo per i mezzi pesanti di circolare con strumenti per rilevare la presenza di ciclisti e pedoni, come sensori e telecamere per l’angolo cieco. Questa misura potrebbe contribuire a prevenire futuri incidenti e garantire maggiore sicurezza per i ciclisti nella città.

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