I furti di macchine e attrezzature agricoli nei territori dell’Adda e della Martesana, nel Milanese e nella Bassa Bergamasca, sono un problema che sta causando preoccupazione e difficoltà agli agricoltori e agli imprenditori. Solo nella Bergamasca, da maggio 2023, sono state denunciate trenta di queste situazioni, il che ha portato il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica a riunirsi oggi, mercoledì 6 settembre.

Presieduto dal Prefetto Giuseppe Forlenza e con la partecipazione del direttore provinciale di Coldiretti Carlo Loffreda, l’incontro ha analizzato il fenomeno, che si verifica ciclicamente durante i periodi di semina e irrigazione dei campi. I dati mostrano un calo rispetto all’anno scorso, quando le denunce furono 42, e un dimezzamento rispetto al 2021, quando si registrarono 63 reati. I responsabili sono gruppi o bande ben organizzate, come quella arrestata dalla Polizia di Torino lo scorso giugno, che stoccava i mezzi a Bottanuco.

Nonostante il calo, il problema resta molto sentito, poiché le macchine agricole hanno un costo elevato e la loro perdita rappresenta un grave danno. Durante l’incontro, si è convenuto sulla necessità di sensibilizzare i titolari delle aziende agricole affinché installino sistemi di allarme e di video sorveglianza nei capannoni e sistemi di antifurto satellitare sui mezzi. Il Comitato assicura che saranno garantiti i massimi livelli di protezione possibile per ridurre l’incidenza del fenomeno.

Oltre ai furti di macchinari e attrezzature agricoli, l’incontro odierno ha affrontato anche il tema delle baby gang, che ormai permea ogni discussione sulla sicurezza. Il Comitato ha fatto un aggiornamento sulla situazione delle risse tra giovanissimi, confermando le misure di sicurezza già in atto. Le Forze dell’ordine continuano le attività investigative, come dimostrato dai recenti sequestri.

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