Oggi si è svolta l’autopsia sul corpo di Gianfranco Corso, vittima di un incidente sul lavoro a Lonato del Garda. L’obiettivo è quello di fare chiarezza sulla morte di Corso e individuare eventuali responsabilità. L’operaio di 44 anni, impiegato presso la ditta Nodari di Carpenedolo, era rimasto intrappolato insieme a un collega in un pozzo mentre stava eseguendo uno spurgo. Il suo collega, ancora ricoverato in ospedale, è in prognosi riservata. Il pm Lisa Saccaro ha aperto un fascicolo per fare luce sulla vicenda e ha incaricato il medico legale di eseguire l’autopsia, la quale si è svolta oggi. L’esame dovrà determinare le cause esatte della morte di Corso e chiarire la dinamica dell’incidente. Saranno valutati anche i profili di responsabilità, in relazione alle procedure di sicurezza sul lavoro adottate. Dopo la richiesta di aiuto, tre squadre dei Vigili del fuoco hanno estratto entrambi gli operai dal pozzo. Le lesioni riportate da Corso erano gravi, ma era cosciente al momento del soccorso. Purtroppo, le sue condizioni sono peggiorate fino all’embolia che ha causato la sua morte. Adesso spetta alla magistratura e ai consulenti tecnici fare luce su questa terribile vicenda.

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