Domenica 24 settembre alle ore 10, presso il Municipio di Luino, si terrà la commemorazione dei Martiri della Gera nel 1944. Questo evento è organizzato dall’Anpi di Luino e sarà un momento importante per ricordare le vittime e per assumersi le responsabilità storiche del nazismo.

La strage di ebrei del Lago Maggiore avvenuta nel settembre 1943 è stata una delle prime stragi di ebrei in Italia. Le forze tedesche, dopo l’Armistizio dell’8 settembre, occuparono l’Italia e imposero la Repubblica Sociale fantoccio di Mussolini. Nel territorio del Lago Maggiore, il Primo battaglione della Panzer-Division Waffen SS denominata “Guardia del corpo di Adolf Hitler” uccise 57 ebrei, gettando i loro corpi nel lago e razziando i loro beni.

Per non dimenticare questa tragedia, l’Anpi di Novara ha organizzato diverse iniziative che si terranno a Intra, Arona, Stresa, Baveno e persino ad Ascona in Svizzera. Una di queste commemorazioni si svolgerà domenica 24 settembre a Meina, al Parco della Memoria e del Ricordo, luogo in cui diversi ebrei vennero rinchiusi prima di essere assassinati. Durante l’evento, la nipote di un responsabile della strage e la figlia di una sopravvissuta saranno intervistate da un giornalista del Corriere della Sera.

È importante ricordare che anche nella nostra zona ci furono cittadini italiani che aiutarono gli ebrei a nascondersi o a scappare. Un esempio di positività è Luciano Visconti di Dumenza, che contribuì alla salvezza di Federico Jarach e della sua famiglia.

Luciano Visconti era il custode di una villa ad Arona, appartenente a Federico Jarach, imprenditore milanese e fondatore della Confindustria. Quando le SS tedesche arrivarono per arrestarli, Luciano Visconti e sua moglie aiutarono la famiglia Jarach a fuggire su una barca a remi. Successivamente, la famiglia si trasferì a Dumenza e poi a Roma, dove visse con falsa identità fino alla Liberazione.

L’Anpi di Luino ricorda anche l’intervento di Becky Behar Ottolenghi, madre di Rossana Ottolenghi, che nel 2006 testimoniò agli studenti luinesi la tragedia del Lago Maggiore. La famiglia Behar, proprietaria dell’Albergo Meina, si salvò dalla strage grazie al possesso di un doppio passaporto italiano e turco.

L’Anpi di Luino fa un appello ai lettori, ai cittadini di Dumenza e ai discendenti di Luciano Visconti per raccogliere testimonianze sulla sua ospitalità alla famiglia Jarach e ad altri ebrei in fuga verso la Svizzera. Lo scopo è quello di capire se Luciano Visconti possa essere considerato un “Giusto dello Yad Vashem” di Gerusalemme.

È fondamentale non dimenticare questi tragici eventi e assumersi le responsabilità storiche per garantire una vera e definitiva pacificazione.

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