Ilario Lavarra, un milanese di 40 anni, è diventato un vero e proprio “giramondo” dopo aver lasciato il suo lavoro nel 2017. Attualmente si trova in Bhutan, festeggiando il suo ingresso nella centesima nazione visitata. Il suo viaggio è caratterizzato dalla semplicità e dal risparmio: dorme in tenda e fa amicizia con le persone che incontra lungo il percorso. L’unica spesa importante è la benzina, ma solo in Europa è costosa. In Bhutan, ad esempio, costa solo 80 centesimi al litro, mentre in Iran solo 10 centesimi. Ilario viaggia principalmente lungo le strade rurali, fermandosi solo per rifornimenti o pratiche burocratiche. La sua vespa, acquistata a 18 anni, è diventata il suo mezzo di trasporto preferito per esplorare il mondo. Nonostante non superi i 60 chilometri all’ora, Ilario trova molta poesia nel viaggiare in questo modo, poiché gli permette di godersi il territorio e di fare esperienze autentiche. Quando ha iniziato il suo viaggio, pensava di stare via per tre anni, ma la pandemia lo ha fermato in Iran per nove mesi e altri nove mesi in Turchia. Prima di questo viaggio, Ilario ha già completato il giro da Capo Nord in Norvegia a Città del Capo in Sud Africa e ha girato le Americhe arrivando fino in Alaska. Non ha una data precisa di ritorno a Milano, ma tornerà solo quando sentirà di avere un motivo per farlo. Ilario ha vissuto numerose avventure durante il suo viaggio, come viaggiare di notte nel deserto dell’Arabia Saudita, incontrare tribù in luoghi remoti e scoprire culture e paesaggi unici. Nonostante i pericoli e le difficoltà incontrate lungo il percorso, Ilario ha sempre incontrato persone gentili e accoglienti che lo hanno aiutato. Inoltre, ovunque vada, trova missioni cattoliche dove si sente subito accolto, grazie alla presenza di persone che hanno studiato in Italia o sono state a Milano. Ilario considera questo viaggio come un’esperienza che lo fortifica ogni giorno e che gli permette di scoprire il mondo in modo autentico.