Nel dicembre dell’anno scorso, un giovane di 30 anni di Palazzo Pignano, di nome Alessandro, è stato arrestato dai carabinieri di Pandino. Gli agenti lo hanno accusato di fabbricazione e detenzione di materiale esplosivo, armi artigianali e stupefacenti. Il tribunale di Sorveglianza ha richiesto un accertamento per valutare la possibilità di concedergli una misura alternativa alla detenzione, dato che aveva già una condanna a 8 mesi per fatti legati al contesto familiare. Tuttavia, durante la perquisizione in casa, i carabinieri hanno scoperto droga, armi, sostanze esplosive e proiettili. All’interno dell’abitazione, il giovane aveva allestito una piccola serra con piante di canapa indiana, che secondo il tribunale era destinata al suo uso personale e quindi è stato assolto dall’accusa di detenzione di stupefacenti. Tuttavia, il resto del materiale trovato, inclusa una pistola fabbricata dall’imputato con una stampante 3D, sostanza esplosiva e 43 proiettili, è stato sequestrato e ha portato alla sua condanna. Il ragazzo, appassionato di chimica e agricoltura, è attualmente sottoposto alla misura dell’obbligo di firma e di dimora, dopo aver trascorso tre mesi in carcere. La sua condanna è di un anno, 6 mesi e una multa di 6.300 euro. Durante il processo, i carabinieri hanno mostrato al giudice l’arma, una pistola calibro 22, che il giovane aveva costruito dopo aver visto dei video su YouTube. Il procuratore ha sottolineato che l’arma era idonea all’uso e ha richiesto una pena di 3 anni, 7 mesi e una multa di 12.000 euro per il giovane. Durante la sua requisitoria, il procuratore ha riconosciuto la collaborazione dell’imputato, aspetto sottolineato anche dal suo avvocato difensore, Paolo Zilioni, che ha parlato del comportamento cristallino e della buona fede del suo assistito. Secondo l’avvocato, la sostanza esplosiva era destinata ai fuochi d’artificio e i proiettili sequestrati non erano compatibili con la pistola calibro 22. L’avvocato ha concluso affermando che non c’era pericolosità, ma solo la dabbenaggine di un giovane con un contesto familiare difficile.