Un isolotto galleggiante composto da tronchi, ramaglie, pezzi di corteccia e radici di alberi, segatura e vari detriti sta causando preoccupazione nella zona della Val Calepio e del Sebino. Dopo essersi arenato nell’insenatura del Bogn tra Castro e Riva di Solto, l’isolotto ha ripreso a muoversi verso il basso lago, spinto dalle correnti. Mai prima d’ora si era visto tanto materiale arrivare a Predore tutto insieme. Ora il rischio è che questi detriti raggiungano la diga di Sarnico.

Al momento, i tre battelli spazzini sono impegnati nella zona di Costa Volpino, cercando di recuperare la maggior parte del materiale trascinato a valle dall’Oglio. Finora, sono state raccolte oltre 250 tonnellate di legname galleggiante. Nonostante ciò, il percorso dell’isolotto galleggiante è ancora incerto. Potrebbe fermarsi nelle insenature lungo la litoranea tra Predore e Sarnico, oppure potrebbe arrivare fino alla traversa fluviale. In quest’ultimo caso, si creerebbero dei problemi non solo alle centraline idroelettriche, ma anche ai ponti lungo il fiume Oglio.

Nonostante sia considerato improbabile che l’isolotto possa raggiungere il ponte e la diga di Fosio a Sarnico, nel caso peggiore si dovrebbe lasciare aperta solo una paratoia della traversa per far defluire a valle il materiale. Questo potrebbe causare problemi alle centraline idroelettriche e ai ponti lungo il fiume Oglio. La situazione è ancora in evoluzione e si spera che l’intervento dei battelli spazzini possa limitare i danni.

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