Quarto corteo per chiedere il “cessate il fuoco” nella striscia di Gaza. Accuse ai governi occidentali e arabi.
Si è svolto il quarto corteo per chiedere il “cessate il fuoco” nella striscia di Gaza, promosso dall’Associazione palestinesi d’Italia. Durante la manifestazione, si sono levate accuse ai governi occidentali e arabi di complicità con Israele e sono state fatte invocazioni per la pace a Gaza e la liberazione della Palestina.
Tuttavia, la nota stonata della manifestazione è arrivata alla fine, quando Shokri Hroub, dell’Unione democratica arabo palestinese, ha fatto un parallelo tra le azioni di Hamas e la Resistenza partigiana italiana. Hroub ha affermato di essere un marxista e ha sostenuto che Hamas fa parte della grande resistenza palestinese, paragonando gli attacchi dell’organizzazione terroristica a quelli dei partigiani italiani durante la Seconda Guerra Mondiale. Ha citato anche l’episodio di Sant’Anna di Stazzema, riferendosi alla reazione israeliana alle rappresaglie naziste. Questo intervento ha suscitato sia fischi che applausi da parte dei presenti.
Durante il corteo, gli organizzatori hanno invitato chi sventolava cartelli pro Hamas ad abbassarli per evitare strumentalizzazioni. Hanno ribadito di non essere antisemiti, ma palestinesi che chiedono il cessate il fuoco. Sono state esposte anche alcune manifestazioni di odio verso Israele, come un cartello in cui la Stella di David nella bandiera israeliana è stata sostituita da una svastica e una foto del premier Netanyahu con i baffetti alla Hitler.
Il corteo ha sfilato per quasi tre ore senza problemi, nonostante qualche disagio per il traffico e i mezzi pubblici di superficie. La novità di questa edizione è stata il tracciato, con la marcia che è partita da piazza Duca d’Aosta e si è conclusa in piazza Leonardo da Vinci. Quattro bambini con sciarpe dai colori della bandiera palestinese hanno aperto la marcia davanti agli striscioni, uno dei quali era per il boicottaggio dei prodotti israeliani.
Questo ennesimo corteo dimostra la continua mobilitazione della comunità palestinese in Italia per chiedere la fine del conflitto nella striscia di Gaza e la pace per il popolo palestinese. Tuttavia, è importante ricordare che l’utilizzo di simboli di odio e la giustificazione di azioni violente possono soltanto alimentare ulteriormente la tensione e rendere ancora più difficile la ricerca di una soluzione pacifica al conflitto.