Evaristo Scalco, l’artigiano di Cittiglio, è stato condannato a 23 anni di reclusione per l’omicidio di Javier Alfredo Mirando Romero avvenuto nel novembre del 2022 nei vicoli del centro storico di Genova. La sentenza è stata emessa questa mattina dalla Corte di Assise di Genova. I giudici hanno riconosciuto l’aggravante dei futili motivi, ma non quella dell’odio razziale.
L’accusa aveva richiesto l’ergastolo e questa mattina la pm Arianna Ciavattini ha ribadito la richiesta in Aula. Secondo la pubblica ministero, si tratta di un omicidio volontario, con dolo diretto. Inoltre, l’imputato non ha soccorso la vittima né ha chiamato i soccorsi per undici minuti dopo aver scoccato la freccia, a differenza di altre persone presenti in quel momento.
La difesa ha invece sostenuto che l’artigiano non intendeva uccidere quell’uomo che stava festeggiando la nascita di un figlio in strada quella notte. La lite è scoppiata perché Scalco, che abitava lì, si era infastidito per gli schiamazzi in piena notte sotto la sua abitazione. Durante il culmine della discussione, il cittigliese ha impugnato un arco e ha scagliato una freccia contro il sudamericano, causandone la morte.