Un uomo di 50 anni è stato sorpreso ieri pomeriggio dai Carabinieri mentre maneggiava una cabina contenente la centralina pubblica del sistema di telecomunicazioni. Gli agenti hanno fermato l’uomo e hanno verificato che non aveva i permessi per accedere alla centralina. Successivamente, è stato condotto in caserma per ulteriori accertamenti. La società di telecomunicazioni ha riscontrato la manomissione degli impianti e ha rilevato collegamenti arbitrari ad una linea telefonica di un istituto di credito vicino. Le apparecchiature trovate sono state sequestrate.

Non è ancora chiaro cosa stesse facendo l’uomo di 50 anni, poiché le indagini sono in corso. Tuttavia, considerando che è stato sorpreso mentre si stava collegando alla linea telefonica della banca, si ipotizza che stesse tentando di intercettare le telefonate. È possibile che stesse perpetrando un tentativo di truffa insieme ad altri complici.

Questo tipo di intercettazioni delle linee telefoniche delle banche avviene quando si controlla la solidità di un assegno circolare emesso per pagare beni di lusso, come gioielli di grande valore. Il venditore chiama la sua banca, che a sua volta chiama la banca emittente dell’assegno per verificare se c’è denaro sufficiente. In questo momento, il truffatore interviene e intercetta la chiamata, rispondendo al posto dell’operatore e confermando l’esistenza di fondi che in realtà non ci sono. Così il venditore viene tranquillizzato e consegna il bene di lusso all’acquirente, che ha circa 24 ore di tempo per sparire prima che la truffa sia scoperta.

I Carabinieri hanno interrotto l’uomo di 50 anni in flagrante, impedendogli di portare a termine il reato. È possibile che avesse intenzione di sparire nel weekend per far perdere le proprie tracce, ma l’intervento delle forze dell’ordine ha sventato il suo piano. Le indagini proseguono per accertare eventuali complici e scoprire l’intera dinamica di questa vicenda.

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