Due indiani sono stati assolti con la formula dubitativa anche in secondo grado per l’omicidio di Cosimo Errico, avvenuto nell’ottobre del 2018. La Corte d’assise d’appello di Brescia ha confermato il verdetto della Corte d’assise di Bergamo. Surinder Pal era accusato di essere l’assassino del professore, mentre Mandip Singh era accusato di favoreggiamento. Entrambi lavoravano nella fattoria didattica di proprietà della vittima. Secondo l’accusa, Pal avrebbe ucciso Errico per motivi economici. L’omicidio avvenne nella fattoria didattica, dove Errico fu colpito con 23 coltellate e il suo corpo fu cosparso di benzina nella tentativo di dare fuoco. Pal sarebbe poi tornato a casa in bicicletta. Durante l’udienza d’appello, sono state presentate delle intercettazioni sul bus di linea in cui Singh avrebbe detto al socio: “L’hai ucciso, non dovevi ucciderlo”. Tuttavia, secondo il perito della Corte d’assise di Bergamo, la frase andava tradotta come: “Lo dovevi picchiare. L’hai picchiato?”. Le difese hanno sostenuto che la vittima delle botte doveva essere un coinquilino restìo a pagare l’affitto. Alla fine, la Corte d’assise d’appello ha ribadito la sentenza di Bergamo, assolvendo entrambi gli imputati per il mancato raggiungimento della prova.