Un ventenne tra i disperati a caccia di droga nella zona di fronte al boschetto ripulito

Milano – Simone Feder, psicologo del “Team Rogoredo”, è convinto che non ci sia solo lo spaccio di droga, ma tutto un contesto di degrado fisico e umano su cui intervenire. Secondo Feder, oltre ai controlli, è necessario un cambiamento nel sistema dei servizi e nell’assistenza di coloro che faticosamente riescono ad uscire dal buio e intraprendere un percorso di cura.

Nonostante la pulizia dell’area dell’ex Boschetto della droga quattro anni fa, i pellegrinaggi per trovare dosi non si sono mai fermati, spostandosi nella distesa di terra accanto ai binari dell’Alta velocità e sotto i ponti della tangenziale. Feder sottolinea che sono aumentati i giovani a caccia di droga, tra cui ventenni e anche minorenni, alcuni dei quali stranieri non accompagnati.

Nonostante le attività di contrasto allo spaccio e l’assistenza ai tossicodipendenti, giovedì la polizia ha arrestato tre pusher e sequestrato diverse quantità di droga. Gli agenti hanno controllato 230 persone, di cui 49 con precedenti di polizia, e gli arresti negli ultimi tre settimane sono stati undici.

Simone Feder conclude affermando che i controlli sono importanti, ma il fenomeno non si ferma perché è alimentato dalla disperazione. È necessaria tempestività e flessibilità per sconfiggerla. Attualmente, ci sono lunghe attese per accedere ai servizi di cura e l’intervento di aiuto rallenta a causa dell’incertezza sulla sostanza venduta dai pusher.

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