Undici Daspo ai tifosi del Legnano Calcio dopo gli scontri del 1° novembre durante la partita contro il Piacenza allo stadio “Giovanni Mari”. Il questore di Milano, Giuseppe Petronzi, ha emesso queste sanzioni a causa dei disordini e delle violenze contro le forze dell’ordine e i tifosi ospiti.

Prima dell’inizio della partita, un gruppo di tifosi piacentini si è diretto verso il ritrovo storico della tifoseria organizzata “Boys Legnano 1980” e ha iniziato a lanciare bottiglie e a cantare cori provocatori contro gli ultras locali. Le forze dell’ordine sono intervenute per far arretrare i tifosi ospiti. Successivamente, in via Puccini, un gruppo di circa 70 tifosi del Legnano, con il volto coperto, ha attaccato le forze di polizia con mazze di ferro, cinghie, ombrelli e catene con lucchetti, lanciando anche bottiglie contro gli agenti. Durante gli scontri, diversi agenti sono rimasti feriti e due sono stati costretti a ricevere cure mediche.

La polizia di Legnano ha subito avviato un’indagine per identificare i responsabili degli scontri, utilizzando le registrazioni delle telecamere di sorveglianza installate recentemente presso lo stadio e quelle realizzate dalla Polizia Scientifica. Grazie a queste prove, sono stati riconosciuti 11 ultras coinvolti negli scontri. Un procedimento penale per i reati di violenza e minaccia a pubblico ufficiale, resistenza a pubblico ufficiale aggravate dal fatto di aver agito in gruppo, col volto coperto e armati di cinghie e spranghe è stato avviato presso il Tribunale di Busto Arsizio.

Nel frattempo, il questore ha emesso Daspo nei confronti dei tifosi dei “Boys Legnano 1980”. Cinque ultras, tra i 22 e i 30 anni, hanno ricevuto il divieto di accedere allo stadio e alle immediate adiacenze per un anno. Altri cinque supporter, tra i 20 e i 36 anni, hanno ricevuto il divieto per due anni. Infine, un ultrà di 47 anni ha ricevuto un Daspo di cinque anni, con l’obbligo di firma per un anno presso un ufficio di polizia nei giorni in cui la squadra legnanese giocherà una partita. Il divieto si estende anche al centro sportivo dove si allena il Legnano, nel raggio di 500 metri, e a qualsiasi altro centro o impianto utilizzato dalla squadra per allenamenti, ritiri o partite in trasferta, compresi i luoghi in cui la squadra alloggia.

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