Furti in stazione: attenzione agli zaini non chiusi

Saronno – Ci sono persone che si sono accorte di qualcuno che frugava nello zaino e sono riuscite a spostarsi salvando il portafoglio, altre si sono accorte troppo tardi e si sono ritrovate senza telefono. Ci sono anche viaggiatori che, urlando, sono riusciti a salvare altri utenti dal furto. Sono diversi gli episodi raccontati da chi utilizza lo scalo di piazza Cadorna, dove sono stati tentati o messi a segno furti sulle scale mobili della stazione ferroviaria centrale.

Lo scenario è sempre lo stesso: orario di punta, pendolari, studenti e viaggiatori stipati sulle scale mobili, zainetti (ma anche qualche borsa) non ben chiusi e una mano rapida che scivola all’interno. Sono stati registrati diversi episodi negli ultimi due mesi, alcuni con l’intervento delle forze dell’ordine, altri sventati da altri viaggiatori.

“Ho visto una mano infilarsi nello zainetto proprio l’altra sera”, racconta Sonia, una studentessa. “Ho urlato istintivamente e i presenti si sono girati tutti verso di me e il ladro, arrivato ormai nel sottopassaggio, è scappato. La donna mi ha detto che dalla borsa non mancava nulla. Mi rendo conto che spesso anche io ho lo zainetto non ben chiuso e che soprattutto al mattino non si è così attenti come richiede la situazione in stazione”.

C’è anche chi è arrivato ad inseguire l’aspirante ladro: “Mi è successo settimana scorsa”, spiega un 40enne. “Ho sentito qualcuno che frugava nello zaino, mi sono girato di scatto e mi sono accorto che qualcuno mi scavalcava sulla scala mobile. L’ho seguito nel sottopassaggio e ben presto lui ha buttato per terra qualcosa e mi sono accorto che era il mio portamonete. L’ho raccolto, ho controllato lo zaino e non mi mancava più nulla, quindi sono tornato a casa. Da allora, quando sono sulle scale mobili, mi tolgo lo zaino dalle spalle. Mi sento più tranquillo in questo modo, anche se è davvero triste dover affrontare la quotidianeità sempre così allerta”.

Tra i primi episodi di questa ondata di furti c’è quello dello scorso 5 gennaio, quando una saronnese si è ritrovata senza il telefono dopo essere stata “urtata” sulla scala mobile che porta al secondo binario.

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