Clima infuocato a Villasanta davanti ai tendoni del circo Maya Orfei presente presso l’area commerciale di Via Vecellio, nel pomeriggio di domenica 11 febbraio. Durante il sit-in di protesta organizzato dal “Fronte Animalista” presenti anche diversi mezzi di polizia e carabinieri che hanno in parte bloccato la circolazione e creato un cordone di sicurezza per consentire alle famiglie e ai bambini di accedere al tendone del circo e presidiare lo svolgimento della manifestazione.

Cori, striscioni e bandiere contro l’impiego degli animali durante gli spettacoli circensi in un clima che è apparso fin dall’inizio del sit-in, alle ore 14.30, infuocato con gli attivisti che più di una volta hanno cercato di oltrepassare il cordone di polizia per raggiungere il tendone dove a breve sarebbe cominciato proprio uno spettacolo.

Diverse le anime della protesta che ha coinvolto alcune decine di persone e ha visto partecipi, seppur con posizioni in parte diverse da quelle del Fronte, anche esponenti locali del M5S, tra cui Mattia Burro, referente giovani del Movimento per la provincia di Monza e Brianza, e della civica “Io Scelgo Villasanta” che ha visto la partecipazione della candidata sindaca Gaia Carretta per protestare contro la decisione dell’Amministrazione comunale guidata da Luca Ornago di concedere lo spazio a un circo che utlizza animali negli spettacoli.

L’atmosfera è stata resa ancora più incandescente da un blitz notturno ad opera di anonimi che nella notte di sabato, tra le due e le tre hanno aperto alcuni recinti e procurato diversi danni secondo quanto denunciato dai responsabili del circo Orfei che hanno richiesto l’intervento della polizia.

La voce della protesta animalista“Nelle prossime settimane incontreremo il sindaco di Villasanta Luca Ornago che ha accettato di vederci – ha commentato Tatiana Valtorta, del “Fronte Animalista”. “Noi siamo qui per difendere gli animali, allevati e maltrattati apposta per fare poi i buffoni durante gli spettacoli e tenuti e trasportati in condizioni disumane a nostro avviso. In passato sono emerse diverse segnalazioni indirizzate alle autorità competenti delle città metropolitane di Torino e Milano, da parte di privati cittadini e associazioni, in merito allo stato di verosimile sofferenza in cui versano alcuni degli animali di questo circo, tra cui un elefante, che come prevede la convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione (Cites), deve essere sempre accompagnato da un suo simile al fine di assicurarne lo stato di benessere”.

E ha aggiunto: “Noi non siamo contro il circo in sè ma contro l’impiego di animali ai quali non va pagato uno stipendio come agli artisti ma che vengono schiavizzati e usati per fare profitto. Non è accettabile che ancora nel 2024 ci siano situazioni simili e per questo da anni ormai cerchiamo il dialogo con le istituzioni e le realtà coinvolte. Le cose devono cambiare”.

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