La notizia sulle indagini a Casa Milan ha scosso il mondo rossonero. Il Milan ha dichiarato la sua neutralità rispetto ai fatti che coinvolgono Giorgio Furlani e Ivan Gazidis, insieme ad altri due indagati legati allo schema dirigenziale del fondo Elliott. Tuttavia, il caos sollevato ha oscurato ciò che doveva essere e è oggi la vigilia della partita tra Slavia Praga e Milan, un match cruciale per la stagione del Diavolo che parte avendo già un vantaggio di 4-2 ottenuto a San Siro una settimana fa.
Il Corriere della Sera ha cercato di fare chiarezza sulla questione che coinvolge la Procura di Milano e la cessione del Milan. Secondo quanto riportato, la Guardia di Finanza ha sequestrato documenti e copie di dati presenti nei computer e nei telefoni. Furlani e Gazidis sono accusati di ostacolare l’attività di vigilanza della Federcalcio riguardo alla comunicazione della proprietà effettiva del club milanese. Si sospetta che il fondo Elliott abbia ancora un “controllo sostanziale” sul Milan, nonostante la comunicazione ufficiale della cessione a RedBird alla Figc.
Il presidente Paolo Scaroni non è indagato in quanto questo tipo di reato può essere commesso solo da chi è responsabile delle comunicazioni all’interno dell’azienda, un ruolo tipicamente ricoperto dall’amministratore delegato in un club di calcio. La Procura ipotizza che il controllo di Elliott sul club avvenga tramite il vendor loan agreement. Se le accuse saranno confermate, il Milan rischia multe o penalizzazioni in classifica.