Il caso dell’omicidio di Giulia Tramontano a Senago lo scorso luglio continua a scuotere l’opinione pubblica. Il medico legale ha reso oggi un resoconto drammatico in Tribunale a Milano, descrivendo come la giovane sia stata uccisa con 37 coltellate da Alessandro Impagnatiello, il suo compagno che avrebbe dovuto diventare padre del loro bambino.
Giulia è stata trovata senza vita con numerose ferite da coltello, senza alcuna traccia di difesa. Il medico legale ha confermato che la causa della morte è stata una massiva emorragia acuta causata da lesioni vascolari. Il bambino che portava in grembo, Thiago, è purtroppo morto a causa della morte di Giulia.
Inoltre, il medico legale ha rivelato che sono state trovate tracce di topicida nel corpo della vittima e anche nella placenta, suggerendo che Impagnatiello potrebbe aver premeditato l’omicidio avvelenando la sua compagna e il loro bambino non ancora nato.
L’autopsia e le prove presentate in aula sembrano confermare la volontà dell’imputato di avvelenare Tramontano. Il caso tornerà in aula il prossimo 11 aprile per ulteriori sviluppi.
La tragica storia di Giulia Tramontano e del suo bambino ha scosso profondamente la comunità, portando alla luce la violenza e la crudeltà di cui alcune persone sono capaci. La giustizia dovrà fare il suo corso per punire chi ha commesso un tale atto orribile e ingiustificabile.