Arrestato a Bagnaia il presunto boss della mafia turca Baris Boyun

Nella mattina di oggi, a Bagnaia, in provincia di Viterbo, è stato arrestato il presunto boss della mafia turca Baris Boyun, insieme ad altre 17 persone ritenute appartenenti al clan criminale. L’operazione è stata coordinata dalla direzione nazionale antimafia e ha coinvolto anche le autorità turche, con l’obiettivo di contrastare la presenza della mafia turca radicata in diverse città europee e italiane.

Tutto è iniziato lo scorso ottobre a Como, quando la scorta del presunto boss è stata fermata a bordo di un suv con targhe svizzere. I tre uomini a bordo trasportavano armi, munizioni e droga, e sono stati arrestati per porto illegale di armi e droga. Successive indagini hanno rivelato che si trattava della scorta di Baris Boyun, nato in Turchia nel 1984 e già noto alle autorità per vari reati.

Il blitz all’alba a Bagnaia ha portato all’arresto del presunto boss, accusato di associazione per delinquere finalizzata al terrorismo e al traffico d’armi. Nonostante la richiesta di estradizione da parte delle autorità turche, Boyun sarà trasferito in elicottero in carcere a Milano, dopo che le corti italiane hanno negato l’estradizione.

La lotta alla criminalità organizzata è un impegno costante delle forze dell’ordine, che grazie a operazioni come questa riescono a contrastare la presenza di clan criminali sul territorio nazionale. La collaborazione internazionale è fondamentale per contrastare fenomeni come il traffico di armi e droga, che minacciano la sicurezza e la legalità.

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