L’ex geometra di Berlusconi, Francesco Calogero Magnano, è stato posto agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta per concorso in corruzione sull’urbanistica al Comune di Usmate Velate. Il Tribunale del Riesame di Milano ha preso questa decisione, accogliendo la richiesta dell’avvocata Roberta Minotti, che aveva chiesto la revoca o la modifica dell’ordinanza di custodia cautelare per il suo assistito.

Magnano, 75enne originario della provincia di Reggio Calabria ma residente a Macherio da molti anni, è in attesa dell’esito del ricorso al Tribunale del Riesame di Monza contro il sequestro patrimoniale delle sue due società, compreso il patrimonio aziendale e le eventuali proprietà immobiliari e mobiliari. L’ex geometra si è difeso dalle accuse sostenendo di non aver mai pagato tangenti e di essere incensurato, temendo che l’inchiesta possa danneggiare gravemente la sua attività professionale.

La situazione giudiziaria coinvolge anche altri indagati, tra cui l’immobiliarista lecchese Luigi Roncalli e l’immobiliarista Alberto Riva, figlio del sindaco di Vimercate degli anni Settanta Ezio Riva. Alcuni di loro hanno già ottenuto la revoca degli arresti domiciliari, mentre altri stanno presentando ricorsi al Tribunale del Riesame per cercare di ottenere la modifica della misura cautelare.

I legali degli indagati sostengono che le motivazioni della Procura per mantenere la misura cautelare sono solo teoriche e non rispondono alla reale situazione degli indagati. Si prevedono udienze di discussione dei ricorsi in appello per il mese di giugno, ma gli esiti non sono sempre positivi per gli imputati. La lotta legale è in corso, e solo il tempo dirà quale sarà il destino degli indagati coinvolti in questa complessa vicenda giudiziaria.

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