A dieci giorni dall’omicidio di Candido Montini a Catasco di Garzeno, nel Comasco, si è arrivati non a una svolta, ma a un primo parziale risultato che potrebbe portare gli investigatori a fare luce sul caso. L’assassinio di Montini è avvenuto martedì sera nella sua casa, dove è stato colpito con dieci coltellate. Finora non sono emersi sospettati né un movente certo per il delitto, che continua a rimanere avvolto nel mistero.
Le indagini sono in corso e le autorità sono giunte anche a Como per analizzare la situazione e cercare di trovare delle risposte. È stata ritrovata l’arma del delitto, un coltello da cucina che non apparteneva alla vittima, il che potrebbe far pensare che l’assassino lo abbia portato con sé in modo premeditato.
La caccia al killer di Candido Montini è ancora aperta e le ipotesi sul movente dell’omicidio continuano a essere al centro delle indagini. Resta da capire se si tratti di un omicidio premeditato legato a questioni economiche o se ci siano altri motivi dietro questo tragico evento. In attesa di ulteriori sviluppi, la comunità locale è in ansia e in attesa di giustizia per l’atroce delitto avvenuto a Catasco.