I misteri del delitto per cui è accusato il lecchese Mirto Milani sono stati svelati in aula di tribunale durante la puntata di “Un giorno in pretura” andata in onda su Rai Tre. Si tratta dell’omicidio di Laura Ziliani, impiegata al comune di Roncadelle, uccisa dalle figlie Silvia e Paola Zani insieme al fidanzato Mirto Milani. Quest’ultimo, un giovane cantante lirico di 30 anni, ha vissuto a Olginate e Calolziocorte, dove ha studiato e si è esibito come cantante. Il delitto, avvenuto il 7 maggio 2021, ha suscitato orrore in tutta Italia e ha portato alla luce dettagli scioccanti sul coinvolgimento dei tre imputati.

Durante l’udienza presieduta dal dottor Roberto Spanò, sia l’accusa che la difesa hanno interrogato gli imputati per ricostruire i fatti e comprendere come abbiano pianificato e eseguito l’omicidio. Si è scoperto che le tre persone hanno messo in atto un piano diabolico, ispirandosi anche a telefilm come “Dexter” e “I Borgia”. Mirto Milani ha raccontato di aver preso parte all’omicidio per non perdere l’amore delle due sorelle, con cui aveva una relazione. Le ragazze, invece, hanno affermato di aver ucciso la madre convinte che volesse la loro morte, sospettando che Mirto avesse influenzato questa idea.

La madre di Mirto Milani, Mirna Donadoni, è stata chiamata a testimoniare in tribunale e ha espresso il suo dolore per quanto accaduto, non riuscendo a perdonare il figlio per il suo coinvolgimento nel delitto. La vicenda ha sconvolto l’intera comunità e ha portato alla luce una serie di misteri legati al delitto di Laura Ziliani.

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