La Dia ha presentato al Parlamento la relazione relativa all’attività svolta nel primo semestre del 2023 a livello nazionale. In Lombardia, le indagini si sono concentrate principalmente sull’ambito degli stupefacenti e sul narcotraffico transnazionale, sempre più sofisticato e che utilizza il dark web e piattaforme di comunicazione crittografate per sfuggire alle forze dell’ordine.
Nella relazione della Dia si sottolinea l’importanza delle attività preventive nel contesto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e delle Olimpiadi invernali del 2026 a Milano-Cortina. Le associazioni criminali cercano di infiltrarsi in settori economici trainanti come quello lombardo per riciclare proventi illeciti.
La ‘ndrangheta, con i suoi 24 “locali” presenti nella regione, vede un consenso sociale in crescita. Le Prefetture lombarde hanno emesso 25 provvedimenti interdittivi antimafia, di cui 12 riguardano contesti legati alla criminalità organizzata calabrese in settori come le costruzioni, la ristorazione, il trattamento dei rifiuti, il settore immobiliare e dei trasporti.
Nella relazione della Dia si fa riferimento a operazioni come Crypto, che ha portato a diversi arresti anche in Brianza, e a Maestrale Carthago, che ha coinvolto 61 persone legate alle principali famiglie ndranghetiste di Vibo in Calabria, di cui due risultano residenti in Brianza.