Un uomo di 48 anni di origini siciliane, residente in Brianza, è stato condannato a 2 anni di reclusione per i maltrattamenti aggravati commessi contro la sua ex convivente e i loro figli minori. L’uomo è stato arrestato dai carabinieri di Meda in esecuzione della condanna emessa dal tribunale di Monza.
L’inizio dell’incubo è avvenuto nel 2013, quando l’uomo ha cominciato ad assumere sostanze stupefacenti. Prima di allora, la vita familiare era perfetta. L’uomo era un buon padre sempre presente e aveva una piccola impresa che mandava avanti insieme alla moglie, con la quale aveva già avuto due figlie. Ma attorno al 2013, l’uomo aveva cominciato a frequentare brutti giri che lo avevano introdotto nell’inferno della cocaina. Il clima familiare era cambiato, e l’uomo diventava sempre più violento e iracondo, soprattutto quando era in astinenza dalla droga o era ubriaco.
Il culmine si è verificato nel mese di aprile 2018 quando, dopo l’ennesimo episodio di violenza, la donna aveva deciso di andare via di casa e chiedere aiuto ai carabinieri. Il giorno dopo la denuncia, l’uomo accompagnato da un amico si era messo a caccia della ex compagna, aggredendo anche il padre della donna. Dopo quell’evento, l’uomo si era reso protagonista anche di altri eventi violenti, tra i quali quello in cui aveva tentato di aggredire i carabinieri che erano intervenuti.
L’uomo è stato condannato e arrestato, e sconterà la sua pena in carcere. Questo è un caso che dimostra l’importanza di denunciare i casi di violenza domestica e di non sottovalutare i segnali di allarme. La violenza non può essere giustificata da alcuna ragione, e le vittime devono essere protette e difese.