Si aprono domani, mercoledì 30 ottobre, gli accertamenti del Ris di Parma sui reperti sequestrati dopo l’omicidio di Andrea Bossi a Cairate. L’uomo è stato assassinato nella sua abitazione nella notte tra il 26 e il 27 gennaio di quest’anno. I principali sospettati, Douglas Carolo e Michele Caglioni, sono stati arrestati il 28 febbraio con l’accusa di omicidio volontario in concorso. Il movente dell’aggressione sembra essere economico, con alcuni oggetti di valore spariti dalla casa di Bossi.
Gli inquirenti hanno ritrovato gradualmente alcuni di questi oggetti, tra cui un bicchiere e un secondo mazzo di chiavi. Anche un paio di scarpe insanguinate sono stati recuperate e saranno sottoposte agli accertamenti scientifici del Ris a partire da domani. Questi accertamenti dovrebbero concludersi entro un mese circa, portando così alla chiusura dell’indagine.
L’arma del delitto, un grosso coltello da cucina, è stata ritrovata lungo una strada sterrata vicino all’abitazione di Bossi il 16 settembre. I carabinieri del Reparto Investigazioni Scientifiche stanno esaminando l’arma da taglio dal giorno successivo, sperando di trovare tracce utili nonostante il tempo trascorso all’aperto. Continua anche l’analisi dei cellulari sequestrati dagli inquirenti, i cui risultati sono ancora segretati.
Una volta conclusi gli accertamenti, la procura potrebbe essere pronta a depositare l’avviso di conclusione delle indagini. La comunità di Cairate attende giustizia per l’omicidio di Andrea Bossi, nella speranza che la verità venga finalmente alla luce.