Una nuova scoperta nel sito archeologico di Castelseprio

Nel sito archeologico del castrum di Castelseprio, intorno alla chiesa di San Paolo, è stata individuata una nuova zona di sepolture medievali, principalmente di ragazzi e bambini. Questa è la più recente scoperta della nuova campagna di scavi archeologici condotta grazie al finanziamento della Direzione Generale Musei (Ministero della Cultura), sotto la supervisione della Direzione regionale Musei nazionali Lombardia, guidata da Rosario Maria Anzalone.

La campagna di scavi, condotta dagli archeologi dello Studio Ar.Te. Archeologia e Territorio sotto la direzione del dott. Luca Polidoro, funzionario archeologo della Direzione regionale Musei nazionali Lombardia, è in corso dal mese di ottobre 2024. È stata esplorata un’area di circa 20 metri quadri nell’avancorpo della chiesa di San Paolo, una delle rovine più evidenti all’interno del castrum.

Nonostante l’imponenza delle strutture, la chiesa di San Paolo è uno degli edifici del Parco meno studiati dal punto di vista archeologico fino ad oggi. Si ipotizza che sia stata costruita intorno all’XI secolo e utilizzata fino ai primi decenni del XVIII secolo (per molti secoli dopo la distruzione del castrum), per poi essere definitivamente abbandonata circa nella metà del Settecento.

L’ultima campagna di scavo presso la chiesa era stata condotta tra il 2013 e il 2014 dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia, sotto la direzione scientifica del funzionario archeologo dott. Francesco Muscolino. In quell’occasione era stato possibile individuare un’area cimiteriale di fronte all’ingresso, dove erano state rinvenute tredici sepolture contenenti i resti di circa venti individui, principalmente giovani.

Le nuove scoperte durante la campagna di scavi attuale includono un nuovo ambiente annesso alla chiesa e ulteriori sepolture, principalmente di bambini e ragazzi. È interessante notare che in una certa fase del Medioevo, vicino alla chiesa di San Paolo, sembrava esistere un’area cimiteriale riservata a individui di giovane età.

Le ricerche hanno anche permesso di individuare resti di strutture più antiche rispetto alla chiesa e al cimitero, anche se per ora non è possibile fornire interpretazioni o datazioni precise. Ulteriori informazioni saranno disponibili una volta terminati gli scavi e completato lo studio di tutti gli elementi raccolti, inclusi i resti osteologici, al fine di individuare le cause di morte e stabilire una datazione più accurata delle sepolture.

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