In alcune zone della Lombardia, precisamente in alta Valle Camonica, Valsabbia e Valle Trompia, è stato segnalato un allarme orso. Molte persone hanno preferito evitare di andare nei boschi a causa dei numerosi avvistamenti di plantigradi avvenuti nelle scorse ore. La cartina 2023 della sezione grandi carnivori della Provincia di Trento conferma la presenza di un’orsa con i cuccioli nell’area fra Storo (Trento) e Bagolino (Brescia).
Nella notte tra l’11 e il 12 aprile, due ragazzi di 14 e 17 anni hanno immortalato il passaggio di un orso giovane a Mezzo di Clevo, nel territorio di Grevo di Cedegolo. Gli avvistamenti coincidono con l’uccisione di alcuni ovini avvenuta proprio in quella zona, attorno ai 1.200 metri di altezza. La polizia provinciale è intervenuta per fare i rilievi e ha posto sotto sequestro le carcasse delle pecore, a cui è stato fatto il prelievo del DNA, per cercare di capire se siano state effettivamente attaccate da un grande carnivoro o da un orso censito e dotato di collare.
Purtroppo, non tutti gli orsi della zona sono noti, poiché dopo l’introduzione dei primi esemplari in Trentino una ventina di anni fa, essi si sono moltiplicati. Nel Bresciano, negli anni, non sono mancati avvistamenti. Non ci sono state aggressioni a persone, ma razzie di animali e alberi da frutta. Molte femmine non si spostano come i maschi e preferiscono restare nella zona dove sono nate e dove hanno avuto i loro cuccioli, anche quando il cibo scarseggia.
Nel 2019, nel parco dell’Alto Garda, a Vobarno, un orso è stato sorpreso a rubare prugne, mentre nel 2018 una mamma e i suoi cuccioli sono stati filmati per strada a Ponte di Legno. Nel 2021 sono state registrate 64 segnalazioni, il doppio rispetto al 2020, e nel 2022 i numeri sono stati in crescita. Diversamente da quanto accaduto con l’orso, il ritorno del lupo, altro grande predatore presente nel Bresciano, è avvenuto in modo del tutto naturale e per ora la convivenza non sembra creare problemi.