La Guardia di Finanza di Roma ha eseguito un decreto di perquisizione personale, informatica e locale nei confronti di 13 persone, indiziate di essere gli amministratori di canali social che vendevano abusivamente abbonamenti ai palinsesti TV protetti dal diritto d’autore. Le operazioni sono state condotte anche in Germania, a Francoforte sul Meno, nei confronti di 2 soggetti italiani. È stato eseguito anche un decreto di sequestro di 60 risorse della piattaforma di messaggistica Telegram e di un sito web utilizzati per l’attività illecita, in violazione delle norme sul diritto d’autore. Gli organizzatori del sistema illegale utilizzavano un canale Telegram denominato “Impero IPTV” per vendere abbonamenti illeciti a prezzi fortemente concorrenziali. Le investigazioni tecniche e lo studio della piattaforma di messaggistica Telegram hanno permesso alle Fiamme Gialle delle Unità Speciali di ricostruire l’architettura organizzativa del network illecito, che aveva una struttura “piramidale”. L’attività costituisce l’esito di un secondo filone investigativo scaturito da una precedente operazione condotta da questo Nucleo Speciale in materia di protezione del diritto d’autore. La violazione dei diritti di proprietà intellettuale costituisce un’attività illecita estremamente lucrativa per le organizzazioni criminali e genera notevoli danni per le industrie cinematografiche e per l’economia legale, in termini di perdita di fatturato diretto e nell’indotto, di posti di lavoro, di mancate entrate fiscali, oltreché di future capacità e opportunità di investimento. Si evidenzia che il procedimento penale verte ancora nella fase delle indagini preliminari e che la responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.

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