La lotta allo spaccio di stupefacenti nelle zone boschive è stata al centro dei servizi straordinari di controllo del territorio disposti dal Questore di Sondrio, dott. Carlo Ambrogio Enrico Mazza, nelle giornate del 23, 24 e 25 giugno. L’obiettivo principale era quello di prevenire e contrastare il fenomeno, grazie all’intervento dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura e del Reparto Prevenzione Crimine di Torino.
I risultati delle attività sono stati significativi: sono stati controllati 112 veicoli e 244 persone, tra cui 33 di nazionalità straniera e 32 con precedenti di polizia. Alcuni individui sono stati indagati ai sensi dell’art. 116 del Codice della Strada per guida senza patente, segnalati ai sensi dell’art. 75 del D.P.R. 309/1990 per possesso di stupefacenti e deferiti in stato di libertà ai sensi dell’art. 648 C.P. per possesso di biciclette rubate.
Ma non sono mancate situazioni più gravi: in zona Aprica, con il supporto del Settore Polizia di Frontiera di Tirano, è stato arrestato un individuo di 24 anni per detenzione abusiva di armi, detenzione di armi clandestine e ricettazione (artt. 3 e 23 comma 4 e 5 L. 110/75 e 697 e 648 Codice penale). Durante il controllo, gli operatori hanno esteso la perquisizione al veicolo, dove hanno trovato un’arma da caccia calibro 308 priva di matricola e munita di silenziatore, nascosta in un sacco di mangime per cani.
Infine, il sabato 24, è stato emesso un provvedimento di Foglio di Via Obbligatorio nei confronti di un cittadino italiano residente a Monza, responsabile del reato di danneggiamento previsto dall’art. 635 C.P. per aver infranto la porta a vetri del bar presso la stazione ferroviaria locale con l’utilizzo di due sassi. Questo individuo, con numerosi precedenti penali specifici per reati contro la persona e la Pubblica Amministrazione, dovrà lasciare il territorio del comune di Sondrio e non farvi ritorno per un periodo di 3 anni.
In conclusione, i servizi straordinari di controllo del territorio hanno permesso di individuare e reprimere numerose attività illecite, dimostrando l’impegno delle forze dell’ordine nella tutela della sicurezza pubblica.