Il processo contro il medico Leonardo Cazzaniga, veterano del pronto soccorso dell’ospedale di Saronno, è in corso alla Corte di Appello di Milano. Cazzaniga è accusato di una serie di morti in corsia e la Cassazione ha confermato la sua condanna per tutti gli episodi contestati tranne uno, per il quale è stato disposto l’annullamento delle precedenti sentenze e che sia rifatto il processo.
Il caso riguarda la morte di Domenico Brasca, 81enne di Rovello Porro, deceduto il 14 agosto 2014. Secondo l’accusa, Brasca sarebbe morto per la terapia praticata da Cazzaniga, un mix di farmaci letale. La prima udienza del nuovo processo si è svolta di recente e la prossima udienza è stata fissata per il 4 maggio, quando saranno ascoltati alcuni testimoni.
Cazzaniga era stato arrestato dai carabinieri della Compagnia saronnese e condannato all’ergastolo per 12 omicidi, 10 fra i suoi pazienti e altri due, suocero e marito dell’ex amante. L’accusa è di avere somministrato loro farmaci che li avevano uccisi. Secondo il medico, il trattamento doveva solo servire a ridurre le sofferenze di persone comunque in fin di vita.
Nel 2016, Cazzaniga era stato accusato della morte di pazienti del pronto soccorso e anche di avere concorso all’omicidio tramite somministrazioni di farmaci di altre tre persone, famigliari della sua amante. Era stato arrestato nell’ambito dell’operazione “Angeli e demoni” messa a segno dai carabinieri della Compagnia di Saronno.

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