Davide Fontana è stato condannato a 30 anni di carcere per l’omicidio di Carol Maltesi, sua vicina di casa e professionista dell’intrattenimento per adulti. La sentenza emessa dalla Corte d’Assise del Tribunale di Busto Arsizio ha stabilito che Fontana non ha agito con premeditazione né con crudeltà, ma ha ucciso la donna per paura di perderla. La motivazione della sentenza ha sottolineato che Fontana si era reso conto di essere stato usato da Carol per i suoi interessi personali e professionali, il che ha scatenato l’azione omicida. Nonostante la richiesta di ergastolo da parte della Procura, la Corte ha deciso di condannare Fontana a 30 anni di carcere. Le motivazioni della sentenza sono destinate a far discutere, soprattutto in Appello, poiché la Procura potrebbe impugnarla. Fontana aveva fingendosi un utente di OnlyFans, chiesto a Carol un video boundage e poi l’aveva uccisa a martellate, sgozzandola e disperdendone i resti in una discarica. La Corte ha sottolineato che il movente del delitto non può essere considerato abietto o futile in termini tecnico-giuridici. Secondo i giudici, Fontana non agì per gelosia, ma per la consapevolezza di aver perso la donna amata e la crescente frustrazione per essere stato usato e messo da parte. La donna aveva intenzione di trasferirsi a Verona per stare vicino al figlio. La sentenza potrebbe essere oggetto di appello da parte della Procura di Busto Arsizio.