Le Fiamme Gialle di Como hanno scoperto numerosi casi di lavoro sommerso nella provincia. Durante i controlli effettuati nel mese di giugno e nella prima metà di luglio, sono stati trovati 45 lavoratori impiegati in nero e 5 lavoratori irregolari. Di conseguenza, è stata proposta la chiusura di 19 attività commerciali su 20, poiché la percentuale di lavoro sommerso superava il 10% dei lavoratori regolarmente assunti.
I controlli sono stati condotti dalla Guardia di Finanza di Como, che si impegna costantemente nella tutela della collettività e della legalità economica e finanziaria, nonché nella prevenzione e repressione delle violazioni in materia di lavoro sommerso. Durante gli interventi ispettivi, sono state controllate diverse attività di ristorazione, bar e centri benessere nei comuni di Como, San Fermo della Battaglia, Brunate, Casnate con Bernate, Cassina Rizzardi e Bregnano.
I lavoratori impiegati in nero scoperti erano di diverse nazionalità: 12 italiani, 1 del Bangladesh, 2 cinesi, 1 cubana, 1 brasiliana e 6 turchi. I controlli sono poi proseguiti in altri comuni della provincia di Como, come Locate Varesino, Rovellasca, Uggiate Trevano, Solbiate con Cagno, Turate, Beregazzo con Figliaro e Villa Guardia, dove sono stati trovati complessivamente 19 lavoratori in nero, di cui 12 italiani e altri di diverse nazionalità.
Anche nella Compagnia di Erba sono stati riscontrati casi di lavoro sommerso. Nei comuni di Cantù, Longone al Segrino, Capiago Intimiano e Cabiate sono stati trovati 3 lavoratori in nero, di cui 2 italiani e 1 di origini rumene. Inoltre, sono stati scoperti 5 lavoratori irregolari, tutti italiani, impiegati in due attività di ristorazione e bar.
Per 19 dei 20 esercizi commerciali controllati, è stata richiesta la sospensione dell’attività, in quanto più del 10% dei lavoratori presenti risultava impiegato senza una preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro. Questa sospensione sarà revocata solo quando i datori di lavoro avranno regolarizzato la posizione dei lavoratori impiegati in nero, assumendoli e pagando le sanzioni previste dalla legge.
L’attività delle Fiamme Gialle mira principalmente a contrastare l’illegalità e l’abusivismo nel sistema economico, proteggendo le imprese che operano nel rispetto della legge e salvaguardando i lavoratori. Infatti, coloro che lavorano in nero o in modo irregolare non godono di alcuna copertura previdenziale e assicurativa, con gravi conseguenze sulle loro aspettative pensionistiche e sulla sicurezza sul lavoro.