L’allarme del Wwf sui cambiamenti climatici è scattato dopo le recenti grandinate che hanno colpito il Basso Garda. Questi violenti fenomeni meteorologici hanno causato la morte e il ferimento di decine di uccelli che popolano il lago, con i gabbiani che sono stati i più colpiti. Molti esemplari sono deceduti dopo essere stati colpiti da chicchi di grandine grandi come arance. Sirmione e Peschiera sono state le zone più colpite, con molti gabbiani trovati morti o feriti. È una scena triste vedere i gabbiani rannicchiati sulle spiagge con le ali spezzate e sanguinanti. Questa strage silenziosa si aggiunge ai danni causati dai temporali che si sono abbattuti sulla zona di Brescia. Tra gli uccelli colpiti ci sono anche gazze ladre, folaghe e svassi. Numerose segnalazioni sono state fatte dai residenti, passanti e turisti che hanno individuato esemplari feriti tra Desenzano e Sirmione.
Secondo Paolo Zanollo, referente del Wwf Bergamo-Brescia, gli animali sono stati colpiti da chicchi di grandine e raffiche di vento che soffiavano a più di 110 chilometri orari. Questa selezione “naturale” è causata da un veloce cambiamento climatico innaturale. Nonostante tutto, la vita sul lago continuerà. Le anatre selvatiche e i germani reali del Garda sono riusciti a sopravvivere grazie ai canneti che caratterizzano il lago, compresi quelli “nuovi” sorti dopo la lunga stagione di siccità.
Questa situazione evidenzia ancora una volta l’urgenza di affrontare i cambiamenti climatici e di adottare misure per proteggere la fauna e la flora. È necessario agire per limitare gli effetti dei fenomeni meteorologici estremi e per preservare gli habitat naturali. Solo così potremo garantire un futuro sostenibile per il nostro ambiente e per tutte le specie che lo abitano.