Scene di guerriglia urbana si sono verificate recentemente a Brianza durante una partita di calcio tra le squadre “Aurora Pro Patria” e “U.S. Triestina 1918”. Il questore della provincia di Monza e della Brianza, Marco Odorisio, ha preso provvedimenti contro dieci tifosi, emettendo un Daspo (Divieto di Accesso alle Manifestazioni Sportive) con durata da uno a otto anni. Durante la partita, i tifosi delle due squadre hanno dato vita a comportamenti violenti, accendendo petardi, fumogeni e utilizzando oggetti per minacciare e insultare gli avversari.
La situazione è degenerata ulteriormente dopo la fine della partita, quando una delle tifoserie ha tentato di scatenare una rissa, scavalcando le balaustre e invadendo il campo. Solo l’intervento tempestivo delle forze dell’ordine ha impedito l’aggravarsi della situazione. Gli ultras della Triestina erano affiancati da quelli dell’Aurora Pro Patria 1919, provenienti dalla provincia di Varese.
Le autorità competenti hanno avviato indagini per individuare i responsabili dei disordini, identificando i colpevoli attraverso un’attività di intelligence. Come risultato di queste indagini, sono stati emessi dieci Daspo, sei dei quali contro i tifosi dell’Aurora Pro Patria 1919 e quattro contro i tifosi della Triestina. Gli ultras colpiti dalle misure amministrative hanno un’età compresa tra i 22 e i 52 anni e alcuni di loro avevano già subito provvedimenti simili in passato.
La rivalità tra le tifoserie rappresenta un problema diffuso nel mondo del calcio, con gruppi di sostenitori violenti che spesso si spostano da una città all’altra per sostenere le proprie squadre. È importante contrastare questo fenomeno per garantire la sicurezza durante gli eventi sportivi e preservare l’immagine dello sport. Le autorità devono continuare a monitorare attentamente le tifoserie e adottare misure adeguate per prevenire episodi di violenza.