Il trasferimento dei detenuti nelle caserme dismesse: Brescia potrebbe essere coinvolta
L’idea del Guardasigilli Carlo Nordio di trasferire i detenuti con pene brevi nelle caserme dismesse ha sollevato l’attenzione anche sui grandi edifici vuoti della nostra provincia. Si tratta di spazi immensi, un tempo abitati dai militari e oggi abbandonati a se stessi, che potrebbero essere riutilizzati per questa nuova destinazione.
Nell’elenco delle strutture su cui operare una prima selezione, ci sono anche alcuni indirizzi di Brescia. Tra questi spiccano la ex caserma Serini di Montichiari, che versa in condizioni pessime, e la caserma Goito di via Spalto San Marco, situata di fronte al carcere di Canton Mombello.
Altri edifici, invece, sono già stati destinati ad altri scopi e non potrebbero essere trasformati in carceri. Ad esempio, la ex caserma Ottaviani di via Tartaglia sarà trasformata in residenze e servizi, mentre la ex caserma Gnutti ospiterà residenze di lusso. La Randaccio di via Lupi di Toscana, che era stata ipotizzata come centro temporaneo di accoglienza per migranti, dovrebbe invece diventare la sede dell’Agenzia delle Entrate.
Il piano per la riutilizzazione delle caserme dismesse prevede incontri tra i provveditorati regionali dell’amministrazione penitenziaria e i referenti locali del Demanio e del ministero della Difesa per valutare quali edifici potrebbero essere adatti a questa trasformazione. L’obiettivo è arrivare alla stesura di un piano nazionale dettagliato.
Al momento non ci sono stime ufficiali sul numero di detenuti che potrebbero essere trasferiti nelle caserme dismesse, ma considerando il numero di condannati con pene inferiori a due anni si potrebbe arrivare a 4.373 persone. Questo progetto si affianca agli interventi di edilizia penitenziaria in corso, che prevedono la costruzione di otto nuovi padiglioni e la realizzazione di altre 640 camere detentive e spazi trattamentali.
Brescia potrebbe quindi essere coinvolta in questa riorganizzazione del sistema carcerario, ma bisognerà attendere l’autunno per avere maggiori dettagli su quali caserme saranno effettivamente utilizzate.