La Corte di Cassazione ha confermato la condanna della Lega Nord a risarcire le associazioni che si occupano di immigrazione per l’utilizzo improprio del termine “clandestino” nei confronti di coloro che richiedono protezione internazionale. La vicenda riguarda i profughi che avrebbero dovuto essere ospitati nel complesso di via Buozzi, ma a causa di problemi amministrativi e di spazi, tale soluzione è stata abbandonata. I cartelloni realizzati dalla Lega Nord chiamavano i profughi “clandestini”, sottolineando così il rifiuto della città nei loro confronti. Le associazioni Asgi e Naga hanno presentato un ricorso al tribunale civile di Milano, ottenendo la condanna della Lega Nord al pagamento dei danni e delle spese processuali, oltre alla pubblicazione della sentenza sul sito del partito. La Cassazione ha stabilito che il termine “clandestini” ha assunto un contenuto spregiativo e negativo nel suo utilizzo comune.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui