Tragedia sul Lago di Como: un giovane di 21 anni, di origini egiziane, è entrato in difficoltà nelle acque di fronte al Tempio Voltiano ed è rimasto sott’acqua per ben 30 minuti. Le sue condizioni sono estremamente critiche e potrebbe diventare la seconda vittima dell’estate per il ramo comasco del Lario.
Il ragazzo, purtroppo, non sapeva nuotare e deve aver messo un piede in fallo in un punto del lago dove la profondità aumenta rapidamente. Nonostante i tentativi di rianimazione, finora non si è ottenuto alcun risultato positivo. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, la croce rossa e l’automedica.
Questo triste episodio si aggiunge ad una lunga lista di tragedie avvenute sul ramo comasco del Lago di Como. Dal gennaio 2022 ad oggi, sono state nove le vittime registrate. Cinque di queste sono avvenute a Como città, tra cui il ragazzo scomparso domenica 13 agosto proprio nelle acque di fronte al Tempio Voltiano. Nel giugno dell’anno scorso, un altro giovane ha perso la vita nello stesso luogo, mentre a maggio 2022 un diciassettenne è morto dopo un tuffo in viale Geno.
Nell’agosto del 2022, un turista neozelandese di 64 anni si è tuffato davanti al lido di Villa Geno e, a causa di un malore, è andato sott’acqua. Infine, nel gennaio di quest’anno, un uomo di 36 anni si è tuffato nella zona dei giardini mentre fuggiva dalle forze dell’ordine e non è più riemerso.
Questi tragici episodi mettono in evidenza l’importanza di prestare attenzione e rispettare le regole di sicurezza quando ci si avvicina alle acque del Lago di Como. È fondamentale sapere nuotare e prestare attenzione alla profondità del lago, evitando di tuffarsi in punti pericolosi. Inoltre, è sempre consigliato seguire le indicazioni dei soccorritori e delle autorità competenti, che sono pronti ad intervenire in caso di emergenza.
La speranza è che tragedie come queste possano essere evitate in futuro, sensibilizzando la popolazione sulle precauzioni da prendere e promuovendo corsi di nuoto e educazione alla sicurezza in acqua. Solo così si potrà preservare la bellezza del Lago di Como senza dover piangere altre vittime.