Tragedia sull’Ortles: due alpinisti perdono la vita durante l’ascesa
Ieri mattina, alle prime luci dell’alba, due alpinisti hanno perso la vita durante la salita all’Ortles, una cima altoatesina al confine con la Valfurva. L’allarme è stato dato intorno alle 6:20 e immediatamente sono intervenuti i soccorsi, tra cui i sanitari del 118 valtellinesi con l’elicottero decollato dalla base di Caiolo, i velivoli Pilikan 3 e Guardia di Finanza e il Soccorso Alpino di Solda, coordinati da Olaf Reinstadler.
Purtroppo, per i due uomini, un 35enne di Monaco e un romeno 46enne residente in provincia di Vicenza, non c’è stato nulla da fare, sono morti sul colpo a causa delle gravissime lesioni riportate nella caduta.
Gli alpinisti facevano parte di due diverse cordate composte da tre persone, una di tedeschi e l’altra di residenti in Veneto di origini romene. Casualmente erano insieme, condividevano la salita verso la cima. Erano partiti verso le 6 dal rifugio Payer, situato a 3.029 metri, utilizzato dagli alpinisti come punto di partenza per l’ascesa finale dell’Ortles. Da qui si parte per l’ultimo tratto di circa 900 metri e bisogna farlo alle prime luci del giorno per limitare i pericoli legati alle ore più calde. Nel rifugio entrambe le comitive avevano trascorso la notte ed erano partite dopo aver fatto colazione. Venti minuti più tardi la tragedia, quando si trovavano attorno a 3.100 metri di quota e in un tratto piuttosto semplice della via normale, quello che separa il rifugio Payerhütte e il bivacco più in alto. Una salita considerata poco più impegnativa di un ripido sentiero nella stagione giusta per percorrerla. Per questo motivo non erano legati, ma se lo fossero stati probabilmente si sarebbero potuti salvare.
Uno dei due alpinisti che hanno perso la vita era in testa alla comitiva, che procedeva in fila indiana, quando è caduto a causa di un appiglio che si è staccato, facendolo sbilanciare. Cadendo ha trascinato con sé altri due escursionisti: uno è precipitato assieme a lui, per almeno 200 metri, mentre un altro, anche lui cittadino romeno residente a Vicenza, per fortuna è riuscito a fermarsi quasi subito, riportando solo la frattura di una caviglia e qualche escoriazione.
I soccorritori, allertati dai compagni che hanno assistito impotenti alla tragedia, hanno recuperato le salme dei due sfortunati alpinisti, trasportate con Elisondrio alla stazione del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza a Passo Stelvio, dove sono state prelevate dall’eliambulanza altoatesina Pelikan 3 che le ha trasportate a valle, a Solda. Anche gli altri membri della comitiva veneta, sotto choc, sono stati portati a valle in elicottero, mentre i tedeschi sono scesi in autonomia.