Ancora una volta, una coppia di anziani è caduta vittima di una truffa a Gavirate. È successo lunedì 18 settembre, nel centro della città. Secondo quanto raccontato dalle vittime, tre malviventi sono stati coinvolti nell’operazione. Uno dei tre, il complice, aspettava in macchina, mentre gli altri due si sono travestiti da addetto del gas e agente della polizia locale.

Si trattava, ovviamente, di falsi. Due truffatori molto abili che sono riusciti ad ingannare e spaventare la coppia di anziani. Vedendo una divisa, la coppia ha aperto la porta. Il trucco è stato ingegnoso. I due truffatori hanno sfruttato le recenti piogge e hanno affermato che a causa del maltempo l’acqua della rete idrica era diventata tossica. Non solo, hanno minacciato che se la coppia avesse avuto dell’oro in casa, la situazione sarebbe diventata pericolosa, rischiando un’esplosione. Sembrerebbe una favola, ma questi truffatori sono professionisti: convincenti, capaci di manipolare e, in più, avevano le divise.

Per rendere il tutto ancora più credibile, i due hanno aperto un rubinetto e versato qualcosa nel lavandino, che ha sprigionato un forte odore e, forse, ha leggermente stordito le vittime. A quel punto, la truffa si è compiuta: aprendo la cassaforte, i due hanno prelevato tutto il contenuto, facendosi consegnare anche una ciotola con i gioielli che la moglie conservava fin da bambina. Sono riusciti persino a farsi dare 350 euro, forse con la scusa di farsi pagare l’intervento.

Tutto è stato messo in una federa e i due truffatori si sono riuniti con il complice per fuggire. L’accaduto è stato denunciato alle forze dell’ordine e le telecamere di videosorveglianza sono al vaglio delle indagini. L’appello è sempre lo stesso: nessun rappresentante delle forze dell’ordine gira per le case chiedendo di mettere al sicuro oro o contanti. I comuni avvisano preventivamente in caso di lavori o problemi alle linee dell’acqua, del gas o dell’energia. Mai aprire la porta a degli sconosciuti. Nel caso venga mostrato un tesserino, è sempre meglio controllarlo e, in caso di dubbio, chiamare il 112. Carabinieri e polizia da tempo sono impegnati in campagne di sensibilizzazione contro questo tipo di truffe.

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