Indagini in corso: recuperata refurtiva rubata da ex ospedale psichiatrico di Sondrio
Le indagini sono iniziate monitorando un annuncio sospetto pubblicato sul sito web “subito.it”. L’inserzionista, un esercente della provincia di Varese, regolarmente autorizzato al commercio di pc nuovi ed usati, aveva pubblicato un post in cui pubblicizzava la vendita di due pc, aventi lo stesso numero seriale di quelli rubati.
La Polizia di Stato, nella giornata di martedì 3 ottobre, nell’ambito di un’indagine condotta dalla Squadra Mobile e diretta dalla Procura della Repubblica di Sondrio, a seguito di perquisizione domiciliare, ha recuperato la refurtiva (pc, monitor, switch) sottratta nei magazzini dell’ex Ospedale Psichiatrico di Sondrio.
Nella notte tra il 29 ed il 30 agosto, ignoti si erano introdotti all’interno dell’ex Ospedale, rompendo con un sasso il vetro della porta antipanico. Una volta entrati, avevano sottratto 13 pc, 10 monitor e 16 switch, di un valore pari a circa 20.000 euro.
Le indagini sono iniziate monitorando un annuncio sospetto pubblicato sul sito web “subito.it”. L’inserzionista, un esercente della provincia di Varese, regolarmente autorizzato al commercio di pc nuovi ed usati, aveva pubblicato un post in cui pubblicizzava la vendita di due pc, aventi lo stesso numero seriale di quelli rubati.
Gli accertamenti svolti hanno portato all’identificazione di due soggetti che avevano contattato il negozio, proponendogli l’acquisto dei due pc, nuovi, ricevuti come regalo di nozze.
Si è accertato, che queste due persone avevano pubblicato a loro nome un ulteriore annuncio in cui pubblicizzavano la vendita di altro materiale informatico, recante sempre lo stesso numero seriale di quello rubato.
Nella mattinata di ieri martedì 3 Ottobre, la Squadra Mobile di Sondrio, ottenuto il decreto di perquisizione dall’Autorità Giudiziaria, dopo aver fatto ingresso nell’appartamento dei due indagati a Sondrio, ha ritrovato il materiale sottratto, ancora perfettamente integro e sigillato.
I due soggetti sono stati denunciati in stato di libertà per il reato di ricettazione. Il materiale, in parte di proprietà dell’Asst- Valtellina, è stato sequestrato, in attesa di essere restituito.