Il processo di Ridha Mahmoudi ha finalmente trovato la sua conclusione, con la Cassazione che ha respinto l’ultimo ricorso presentato dalla sua difesa. I giudici hanno spiegato le ragioni di tale decisione, affermando che Mahmoudi era in grado di discernere il bene e il male. Di conseguenza, dovrà scontare 25 anni di carcere per l’uccisione di don Roberto Malgesini avvenuta davanti alla chiesa di San Rocco.

La difesa del tunisino aveva cercato di presentare un ultimo ricorso, ma i giudici romani lo hanno dichiarato inammissibile. L’unico motivo presentato dalla difesa riguardava la critica alla perizia psichiatrica che aveva dichiarato Mahmoudi capace di intendere e di volere. Secondo l’avvocato del tunisino, tale perizia era inattendibile a causa del numero limitato di incontri con i periti e dell’effetto delle cure farmacologiche a cui era sottoposto. La difesa sosteneva che Mahmoudi avesse agito in un momento di delirio e fosse scollegato dalla realtà.

La Cassazione ha tuttavia respinto questo ricorso, affermando che la valutazione della capacità di intendere e di volere spetta ai periti e non ai giudici. Inoltre, hanno sottolineato come Mahmoudi fosse in grado di discernere il positivo dal negativo degli eventi, in quanto le sue azioni erano mirate solo contro coloro che non rispondevano alle sue aspettative. I giudici hanno anche respinto l’argomento della non attendibilità della perizia a causa delle cure farmacologiche, sostenendo che accettare questa tesi renderebbe inutile qualsiasi perizia psichiatrica.

La riduzione della pena da ergastolo a 25 anni, decisa in Appello, non è stata motivata dalla capacità o meno di intendere di Mahmoudi, ma dal suo gesto di autodenunciarsi dopo l’omicidio. Questa confessione è stata considerata un indicatore fondamentale per la ricostruzione del fatto e ha permesso di provare la premeditazione. Pertanto, sono state riconosciute le circostanze attenuanti generiche equivalenti all’aggravante della premeditazione e alla recidiva.

Con la decisione della Cassazione, il fascicolo penale sulla barbara uccisione di don Roberto Malgesini si conclude definitivamente. Ridha Mahmoudi dovrà scontare 25 anni di carcere per il suo crimine.

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